L’etimologia del nome deriva dal greco “Manteuticos‘”, che significa profetico, ad indicare il potere di divinazione che il vino dolce ricavato da questo vitigno sembrava conferire a chi lo consumava. Ben conosciuto nella Magna Grecia è oggi considerabile a tutti gli effetti una vera e propria “reliquia” viticola, mantenuta in vita da pochissimi produttori calabresi. La pianta presenta grappoli conici e mediamente compatti, spesso alati, che a maturazione prendono un colore brillantemente dorato. Per le sue caratteristiche fisiologiche e produttive ben si presta all’appassimento e alla produzione di vini da meditazione.