Noto anche con il nome di Nerello, preferiamo riportare il termine, ancora diffuso, con cui lo si definiva in passato. Viene coltivato nell’area di Lamezia terme (CZ) ed è citato dal botanico Cupani già nel ‘600. Ha foglia medio-grande, pentalobata e grappolo più che medio, allungato con due o tre ali. Poco fertile e mediamente sensibile alle avversità climatiche e parassitarie, nella zona di Longobardi lo si utilizza in miscela con Marcigliana a cui apporta miglioramenti enologici.