Di per sé a volte la natura ci propone delle sue “invenzioni”, ossia le mutazioni che, se positive, possono essere propagate per via vegetativa.
In ogni caso, quando siamo di fronte a tanti biotipi diversi, non tutti ugualmente validi, è indispensabile procedere ad una selezione. Questa può essere molto semplice, esclusivamente visiva, quindi rapida e alla portata di qualsiasi occhio esperto, con la scelta di pochi individui migliori (massale positiva) o lo scarto dei peggiori (massale negativa). La selezione massale, se ben condotta, magari ripetuta negli anni, può fornire risultati molto utili anche in questi tempi. Infatti, per moltissimi vitigni, quelli minori, gli autoctoni come li chiamiamo oggi, la selezione clonale difficilmente verrà attuata, tenuto conto dei volumi particolarmente contenuti e del numero elevatissimo di vitigni che continuano ad essere recuperati.