Sintomi su foglia. Come accennato in precedenza le foglie perché possano essere infette devono avere stomi recettivi. Il primo e caratteristico sintomo di P. viticola è una colorazione giallognola presente sulla pagina fogliare superiore, quasi perfettamente circolare, denominata in gergo “macchia d’olio”. Dopo alcuni giorni (in funzione di umidità e temperatura), nella parte inferiore della foglia, in corrispondenza della macchia d’olio, viene emessa una muffa bianca che rappresenta i corpi fruttiferi del fungo. A questo punto, se non viene inibita, la malattia può progredire anche rapidamente sino ad interessare l’intera lamina fogliare che necrotizza prima di cadere a terra.
Sintomi su grappolo. I giovani grappolini, ancora allo stadio fiorale, sono molto suscettibili alla malattia. In alcuni casi le primissime infezioni stagionali, qualora molto precoci, possono mostrarsi prima sul grappolo che non sulla foglia. Il frutto assume una caratteristica incurvatura ad uncino, accompagnata da un arrossamento del rachide, prima dell’emissione della classica muffa biancastra. Sino alla fase di ingrossamento acini, il grappolo resta molto sensibile a P. viticola, che può anche disseccare completamente le bacche. Nel prosieguo della stagione la chiusura degli stomi che avviene a carico dell’acino lo rende sempre meno sensibile alla malattia che può ancora penetrare all’interno della bacca passando attraverso il pedicello, ma non è in grado di evadere i corpi fruttiferi. L’acino colpito assume un aspetto plumbeo. È la cosiddetta “peronospora larvata”.
Sintomi su germoglio. Come tutti gli organi verdi, anche i germogli risultano sensibili alla malattia. La principale sintomatologia è rappresentata da una necrosi piuttosto evidente che interessa parte del germoglio, accompagnata sempre dalla caratteristica muffa bianca. Anche il germoglio, come il grappolo, diviene sempre meno sensibile proseguendo lungo l’estate, man mano che avvengono i processi di lignificazione che rendono difficoltosa la penetrazione del fungo all’interno dei tessuti.