Gli organi svernanti prendono il nome di oospore, nate dalla coniugazione di un oogonio (organo femminile) e un anteridio (organo maschile). Esse raggiungono la maturità già durante l’autunno, ma germinano solo in primavera quando le condizioni di umidità e temepratura si fanno ideali allo sviluppo fungino.
Infezione primaria. Rappresenta il primo evento infettivo della stagione, causato totalmente dagli organi svernanti del fungo. Perché possa avvenire questa prima infezione devono essere rispettati dei parametri climatici, biologici e fisiologici della pianta ospite imprescindibili. Innanzittutto l’infezione parte a seguito di piogge piuttosto abbondanti, meglio se non eventi singoli, ma perturbazioni che rendono l’ambiente umido e ospitale al patogeno per un certo numero di giorni. La temperatura media dev’essere di almeno 10 °C per sostenere l’attività biologica di P. viticola. Infine gli organi verdi della vite devono avere stomi recettivi, in grado di favorire la penetrazione del micelio all’interno del parenchima. Ciò avviene dopo alcuni giorni dalla formazione della foglia. Per convenzione tale parametro è stabilito in 10 cm di lunghezza del germoglio. Da decenni si cerca di studiare e soprattutto prevedere con precisione quando può avvenire questa prima infezione, in modo da poterla prevenire con opportune applicazioni antifungine. A tale scopo sono nati numerosi “modelli previsionali”, che cercano di ricondurre calcoli matematici e tutte le variabili bioclimatiche descritte in precedenza (APPROFONDIMENTO A).
Infezioni secondarie. Rappresentano tutti gli eventi infettivi successivi all’infezione primaria. Essi si verificano ogni volta che le condizioni di umidità e temperatura sono consone con lo sviluppo fungino. Rispetto alla prima infezione della stagione, per quelle successive sono sufficienti anche pioggie di scarsa entità, data la presenza di un inoculo attivo, addirittura in alcuni casi bastano le rugiade mattutine a innescare un nuovo evento infettivo. Le infezioni secondarie sono sempre possibili sino ad autunno inoltrato, finché quindi vi sono foglie recettive e, ovviamente, la temperatura non diviene un fattore limitante.