Forse il primo contenitore metallico fu la botte di alluminio costruita in Svizzera nel 1892, sperimentata in Italia un anno dopo dal Carpené.
L’acciaio, già ampiamente disponibile, non era impiegabile perché mancavano protezioni adeguate contro gli aggressivi contenuti nel vino. Qualche impiego (con rivestimenti interni di pece) viene citato verso il 1900 in Paesi del nord Africa. Gli studi di Martinotti (1895) e di Charmat (1907) sui grandi recipienti per la fermentazione degli spumanti diedero il via all’impiego dei serbatoi metallici, ma il percorso fu molto lento all’inizio se si pensa che le prime autoclavi Charmat giunsero in Italia nel 1923. Dalla metà del secolo scorso, per circa 25 anni si diffuse l’impiego dei serbatoi di acciaio smaltato, ma quasi esclusivamente nelle grandi cantine private.
L’acciaio inossidabile, presentato per la prima volta nel 1912 in Svezia, iniziò a diffondersi in modo importante solo dopo il 1970; oggi supera il 90% dei nuovi contenitori costruiti.