Danni quantitativi. Certamente a seguito di infezioni molto forti si registra una parziale perdita di produzione ma certamente i danni sulla qualità dell’uva e del vino che se ne ottiene risultano decisamente più importanti.
Danni qualitativi. Le modificazioni biochimiche provocate dal complesso microbico a carico del vino sono ingenti (Lavezzaro et al., 2014). Il marciume acido induce la produzione di metaboliti indesiderabili come l’incremento dell’acido acetico, glicerolo, etil-acetato, etanolo, acetaldeide, acido galatturonico e gluconico (Barata et al., 2011). Di conseguenza il vino che si ottiene non potrà rispecchiare le caratteristiche attese, nemmeno con livelli di infezione non eccessivi.