Il fungo presenta una forma perfetta, Botrytinia fuckeliana, che solo raramente si manifesta in natura ed è perciò trascurabile da un punto di vista patologico (Faretra e Pollastro 1988). Ben più virulenta la forma imperfetta del fungo, Botrytis cinerea, che può svernare sia come micelio nella corteccia dei tralci o a ridosso delle gemme, oppure come sclerozio, che rappresenta la forma svernante vera e propria. Alla ripresa vegetativa sia il micelio sia lo sclerozio producono una notevole quantità di conidi che possono venire dispersi dal vento o dalla pioggia (Cadle-Davidson, 2008). Il fungo è in grado di germinare con temperature comprese fra 1 e 35 °C, seppure l’ottimo termico sia intorno ai 20 °C. Per la germinazione dei conidi non è indispensabile la presenza di un velo liquido, ma è sufficiente un’umidità relativa superiore al 90%. In tali condizioni occorrono circa 20 ore per l’emissione del tubo germinativo. Perché avvenga l’infezione è invece necessaria una bagnatura prolungata, che si standardizza intorno alle 15 ore. Tale valore però è differente se si parla di penetrazione attiva, ovvero attraverso la buccia intatta della bacca (quando occorre una maggior quantità di tempo) oppure passiva, nel caso di acini lesionati. Quest’ultima è più conveniente per il fungo e necessita di meno ore di bagnatura (Williamson et al., 2007).