Durante le operazioni di impianto le barbatelle già potate vanno conservate in un secchio con le radici a bagno nell’acqua, per evitarne la disidratazione. Una pratica antica, talora ripresa, è quella della inzaffardatura (detta anche pralinatura) che consiste nell’immersione della barbatella in una sospensione di acqua e sostanze atte a stimolare la ripresa vegetativa. Le sostanze proposte sono diverse e vanno dai preparati a base di microorganismi (in particolare del tipo Trichoderma) alle micorrizze, a derivati naturali (APPROFONDIMENTO A).