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Messa a dimora barbatelle

Impianto a macchina - Trapiantatrice satellitare

GPS è il gruppo di satelliti americani che generalmente si usano per avere la posizione geosatellitare. Molti strumenti moderni posso però attingere anche ai satelliti GLONASS (russi). Questo permette di aumentare la disponibilità di riferimenti diminuendo i fermi macchina in zone critiche ed in alcuni orari della giornata, quando il segnale di quache satellite può venire a mancare. Per questo è generalmente più corretto usare il termine "satellitare", invece che "GPS". I rilievi preventivi eseguiti sfruttando la tecnologia satellitare, ed elaborati con opportuni sofware, consentono di riprodurre in campo quanto progettato al computer con elevato grado di precisione. La guida satellitare si basa su una stazione fissa a terra, denominata appunto "stazione base", che emette un segnale di posizione estremamente preciso grazie al fatto che il ricevitore si trova in un punto fisso e noto. Un secondo ricevitore a doppia frequenza, denominato "rover" e montato sulla trapiantatrice, è in grado di ricevere sia i segnali dei satelliti che quello correttivo emesso dalla base (attraverso radiomodem) . Interpolando questa serie di valori si ottiene la precisione della testa lavorante. Nelle prime applicazioni di questa tecnologia veniva garantita la distanza tra le file andando a sostituire il sistema laser, mentre la distribuzione delle piante sulla fila era sempre affidata ai sistemi meccanici, con le ben note problematiche di cui si è già discusso. Nelle macchine più recenti si è invece arrivati al posizionamento georeferenziato della singola vite, che non solo ha risolto i problemi legati ai sistemi meccanici, ma ha soprattutto ridotto la richiesta di personale dal momento che non è necessario spostare continuamente il laser e i picchetti al termine di ogni filare. In questo caso l’avanzamento del sistema distributivo è affidato a motori elettrici o idraulici comandati dalla centralina: si realizza così un movimento a scatti del distributore che combina il momento di rilascio della barbatella con la velocità di avanzamento. Attualmente il mercato delle macchine trapiantatrici è praticamento diviso tra Wagner (circa l'80%) e Clemens per quasi tutta la parte rimanente. Rarissime le macchine di altre ditte.

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Barbatelle:messa a dimora con radice lunga o corta?

di Simone Lavezzaro, Silvia Guidoni, Albino Morandoda Informatore Agrario numero 44 / 2007Nel caso di impianto manuale, la messa a dimora in buca con radice lunga, anche se più costosa, consente una ripresa iniziale decisamente migliore [...]

Messa a dimora delle viti

Riccardo Castaldi Da Millevigne (3) 2016 Sono tanti i modi per la messa a dimora in campo delle barbatelle: a macchina con trapiantatrici, a mano in buca o trincea, con diversi tipi di forcella.   

I portainnesti della vite

Di Albino Morando e Leonardo Amico Da Vitenda 2025 Un articolo esaustivo e approfondito, pubblicato su Vitenda 2025, che descrive i differenti tipi di portainnesto e fornisce utili indicazioni sulla scelta delle specie più adatte a [...]