(1626 - 1697) Medico, naturalista e letterato a servizio dei Medici di Firenze, fu anche membro attivo dell’Accademia della Crusca. Nel celebre ditirambo Bacco in Toscana, scritto nel 1685, descrive lungamente il vino Moscadello di Montalcino, alquanto leggiadro ma troppo dolce e cita a riferimento i vini prodotti nelle sue terre aretine come decisamente più secchi e frizzanti.