Dagli anni 70 inizia la produzione di poltiglie bordolesi di tipo industriale che hanno una composizione ben definita e stabile oltre ad essere molto pratiche per l’utilizzatore. L’evoluzione delle poltiglie ha avuto un ulteriore notevole impulso negli ultimi anni portando a formulazioni sempre più moderne, come i microgranuli (WG) e le soluzioni concentrate (flowable). Con queste ultime in particolare si è potuto arrivare a finezze molto spinte delle particelle di rame, che si traduce ovviamente in una maggiore concretezza circa le performances biologiche dei preparati. Questo ha consentito di ridurre sensibilmente la quantità di rame necessaria al controllo delle patologie fungine.
Le moderne poltiglie infatti offrono i seguenti vantaggi: pH prossimo alla neutralità, che garantisce maggiore selettività verso le colture oltre alla miscibilità con altri agrofarmaci, possibilità di ridurre sensibilmente le dosi di rame, presenza dell’idrossido di calcio (calce) nella formulazione che conferisce a questi preparati le ben note caratteristiche di elevata adesività e quindi resistenza al dilavamento.
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