(70 a.C. - 19 a.C.) Lo ricordiamo qui in particolare nella veste di studioso della natura, attitudine che ereditò dal padre, proprietario terriero arricchitosi con l’apicoltura. Nelle Georgiche (Georgicon), composte a Napoli in sette anni (tra il 36 a.C. ed il 29 a.C.) e suddivise in quattro libri, Virgilio trattò in forma poetica il lavoro dei campi, l’arboricoltura, l’allevamento e l'apicoltura come metafore di un’ideale società umana. In particolare il II libro è un’invocazione a Bacco e contiene una descrizione della coltivazione delle piante, le varietà, i metodi con un’attenzione speciale per la vite e l’olivo.