Menzionato per la prima volta nel Bollettino Ampelografico del 1883, tra le varietà coltivate in provincia di Genova. Precoce nel germogliamento, è un vitigno a seconda epoca di maturazione. L’elevata vigoria lo rende adatto a quei climi tipicamente liguri, caldi e asciutti con terreni poco fertili che frenino l’eccesso vegetativo. Buona la resistenza alle principali malattie, eccetto l’oidio a cui è più sensibile. Solitamente utilizzato in uvaggio con l’Albarola, Vermentino, e Bianchetta genovese, non di rado viene lasciato appassire sui graticci ed utilizzato per produrre vini ad elevata gradazione alcolica.
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