Pur non disponendo di fonti certe circa la sua origine, diversi documenti ne dimostrano l’antica coltivazione nell’entroterra ligure, specie nel circondario di Chiavari, dov’è tuttora presente in maniera sporadica. Elevata vigoria, con produttività media e regolare, tale varietà predilige potature lunghe perché fertile a partire dal 4° - 5° nodo. Utilizzato quasi sempre in uvaggio con varietà locali, la sua vinificazione in purezza offre ottimi risultati previa appassimento delle uve, una pratica molto diffusa in passato.