Forse importato dalla Spagna, anche se l’ipotesi non è stata ancora verificata. Si tratta di un vitigno autoctono della Val di Vara, spesso distinto dal Seraxina che è in realtà la stessa cultivar. Coltivato nei comuni di Carro e Montale è stato ora avviato alla propagazione nella speranza di una sua diffusione locale. Ha foglia media pentagonale od orbicolare, grappolo medio-corto, tronco-conico e compatto. Gli acini hanno buccia pruinosa, rosso scuro-violetto, dalla polpa soda e priva di colorazione antocianica.