La provenienza è incerta tra la Francia e la Svizzera anche se le somiglianze con l’Amigne svizzero sono notevoli. Veniva un tempo coltivato in prossimità di San Colombano al Lambro o comunque in prossimità dei centri urbani grazie alla sua precocità che lo rendeva adatto al consumo come uva da pasto. Raramente era vinificato, ma comunque sempre in tagli con altri vitigni a bacca bianca. A seguito di annate di grande produzione mostra una certa tendenza alla clorosi ferrica, mentre ben tollera le avversità climatiche e le più comuni malattie crittogamiche.