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Lombardia

Invernenga b.

Grazie alla buccia decisamente spessa, tale da permettere un buon appassimento, l’uva un veniva lasciata disidratare a lungo, per essere poi consumata in inverno. Questo può spiegare il nome singolare dato al vitigno, allora molto diffuso nel Bresciano. Esistono ancora diversi esemplari che costituiscono “topie” e pergolati domestici. Questo suo utilizzo è reso possibile dalle caratteristiche intrinseche della varietà, ossia l’ottima resistenza alle malattie crittogamiche (botrite in particolare), ed alle avversità meteorologiche. Vinificato in purezza produce un vino dal colore giallo paglierino, sapido e armonico, che proveniente dal vigneto della Pusterla, nel centro della città, dona un IGT chiamato “Ronchi di Brescia”.

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Il Nebbiolo ed il suo patrimonio clonale

Franco Mannini Da Millevigne, 3 2015 Sono ben 43 i cloni del vitigno Nebbiolo iscritti al Registro Nazionale delle Varietà di Vite.

Croatina

Giuseppe Zatti Millevigne, 4 2015 Caratteristiche agronomiche ed attitudine enologica, ma anche diffusione, di un importante vitigno italiano.

Il Moscato di Scanzo

Mauro Giacomo Bertolli Millevigne, 4 2015 Questo vitigno dà origine ad un vino passito rosso di grande qualità, prodotto a Scanzorosciate in provincia di Bergamo.