Fu introdotto in Valtellina a metà dell’800 per la sua presunta resistenza all’oidio. Poco vigoroso, richiede una potatura corta e tollera bene le principali crittogame. È inoltre caratterizzato da facile distacco dell’acino per scuotimento. Ricco di antociani aiuta la colorazione dei mosti negli uvaggi. Ha foglia piccola, orbicolare, grappolo piccolissimo, spargolo e acino medio, sferoidale con buccia sottile, pruinosa, blu-nera e polpa carnosa e poco succosa.
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