Chiamata anche Bianca maggiore, quest’uva bianca è coltivata in Valtellina da almeno 250 anni Ora è presente a livello di reliquia in alcuni vigneti valtellinesi. Secondo alcuni imparentata con il Trebbiano, questa varietà presenta alcune analogie morfologiche con la Chiavennasca (da cui il nome), manifesta una buona resistenza al freddo, ma è sensibile agli attacchi di odio e botrite.Il vino che se ne ricava è di colore giallo paglierino, profumo fruttato leggermente aromatico, di media struttura, sapido e con buona acidità