Simile all’omonima piemontese, se ne differenzia per il portamento eretto dei germogli, il peduncolo corto del grappolo, la presenza di bacche dalla polpa colorata e per una leggera pubescenza delle foglioline basali del germoglio. Si è ben adattata alle condizioni pedoclimatiche dell’isola, e manifesta una buona tolleranza alle principali crittogame ma nonostante ciò la sua diffusione è limitata. Dal punto di vista enologico viene utilizzata prevalentemente in uvaggi poiché la sua elevata acidità la rende sconsigliabile per vinificazioni in purezza.