Forse introdotto nella regione dai fenici con la fondazione di Nora, i cui ruderi sono ai margini del Campidano cagliaritano, zona in cui il Nuragus è ora prevalentemente coltivato. Ai tempi della dominazione aragonese era chiamato Bruscu bianco. Ha buona resistenza alle crittogame e un’ottima produttività che lo ha fatto spesso preferire al più delicato Semidano. Se coltivato in forme diverse rispetto al tradizionale alberello, fornisce la DOC Nuragus di Cagliari, frizzante o amabile mentre, da vigneti tradizionali, si presta come base per vermouth.