Il nome ricorda sicuramente la città di Damasco, seppure manchino fonti in grado di accertarne la provenienza. In passato diffusamente coltivato nell’intera isola, è stato man mano rimpiazzato dal Catarratto, per via della maggiore resistenza a peronospora e marciume offerta da quest’ultimo. Oggi il Damaschino è prevalentemente coltivato nel trapanese, dove si presta sia al consumo diretto dell’uva, sia alla vinificazione in assemblaggio con varietà locali (specie il Grecanico). La pianta piuttosto vigorosa, offre una produzione buona e costante, con la capacità di adattarsi a diversi tipi di terreno.