Rari esemplari in provincia di Lucca (dove è anche conosciuto con il nome di Strozzapreti) rappresentano le uniche testimonianze della presenza di questo vitigno. La scarsa fertilità delle gemme basali obbliga a forme di allevamento espanse e potature a tralcio rinnovabile. Grappolo compatto e acini dalla buccia sottile e gusto neutro, per un’uva di non particolare pregio, per via dell’elevata acidità e sensibilità alle malattie crittogamiche, specie in annate predisponesti.