Lo cita Di Rovasenda nel 1877 ma non se ne conosce l’origine. Viene coltivato in Toscana, soprattutto in provincia di Pisa vicino a Palaia (da cui il sinonimo Uva di Palaia) è apprezzato per una produzione abbondante che, germogliando tardivamente, non teme le gelate primaverili. Sui mercati esclusivamente locali veniva un tempo venduta come uva da pasto mentre oggi è esclusivamente vinificata. Dà un vino di scarsa colorazione e serbevolezza per cui viene spesso miscelato con altre varietà più alcoliche e robuste.