Vitigno a bacca rosa dalle origini ignote, probabilmente risalente al tempo dei Romani come risulta dalla tradizione orale tramandata dai vecchi viticoltori dei Castelli romani, è stato rinvenuto unicamente in un vigneto di Grottaferrata (Rm). Grappolo grande, conico molto spargolo, acino di media grandezza sferoidale debolmente pruinoso. La varietà è iscritta al Registro volontario regionale delle biodiversità vegetali a rischio di erosione genetica.