Attualmente coltivato in limitati comuni della provincia di Latina, non se ne conosce l’origine precisa. Il grappolo compatto lo rende sensibile al marciume, soprattutto in annate molto umide. Sono necessarie quindi forme di allevamento che favoriscano l'aerazione, scongiurando sgraditi ristagni di umidità. La scarsa affinità di innesto con i vitigni americani ne ha causato una certa perdita di interesse da parte dei viticoltori, favorendone così l’inesorabile estinzione. In seguito a vinificazione origina vini dal colore intenso, buon grado alcolico e solida struttura. Entra nella DOC Cori rosso e Castelli Romani.