Vitigno dalle origine ignote, la cui esistenza è documentata a partire dal 19° secolo. Negli Atti della Giunta per la Inchiesta agraria e sulle condizioni della classe agricola, il Nostrano è riportato nei comuni di Acuto e di Piglio come Cesanese nostrale e nel comune di Anticoli di Campagna (l’odierna Fiuggi) come Uva nera nostrale per distinguerlo dal Cesanese affilano. Vitigno di media vigoria, predilige potature corte. Grappolo medio-grande, cilindrico con un’ala, spargolo. Acino medio ellissoidale di colore nero bluastro mediamente pruinoso. Da un vino rosso rubino con riflessi violacei, strutturato. A seguito del rinnovato interesse alla coltivazione manifestato dai viticoltori si sta provvedendo all’iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di uva ed al Registro regionale delle varietà di vite classificate idonee alla produzione di uva da vino nella regione Lazio. (Gaetano Ciolfi e Giorgio Casadei - Arsial Velletri)