Vitigno a bacca bianca coltivato esclusivamente lungo la costiera amalfitana, conosce le sue prime descrizioni ampelografiche nel 1825 ad opera dell’Acerbi. Vitigno robusto e dalla buona produttività, porta a maturazione, verso la metà di settembre, un grappolo piccolo e spargolo. Da esso si ottiene un vino leggero e dalla forte componente acida che lo rendono particolarmente adatto a tagliare i vini del sud, spesso piatti e poco freschi. Rispetto alle più comuni fitopatie, la Ginestra risulta resistente alla botrite, per il grappolo spargolo e la buccia dell’acino abbastanza spessa.