(1773 - 1846) Fra le numerose attività ch’egli svolse, grande importanza rivestì l’ampelografia, tanto che in poco tempo costituì, nel podere di famiglia, una collezione di ben 1522 varietà di vite. Di queste 619 di origine italiana, 400 ungheresi, e 503 derivanti dal resto d’Europa. Di quest’incredibile collezione, unica a suo tempo, ben prestò non ne restò più nulla causa l'abbandono dopo essersi trasferito in Egitto in veste di console generale austriaco.