È uno dei vitigni più coltivati della Valpolicella perché ben resiste alle crittogame. Si diffuse in epoca post-fillosserica, in allevamenti a pergola, e trae il nome dal colore degli acini scuri, come le piume di rondine. Entra in diversi uvaggi in percentuali tra il 10 e il 40%. Vinificato in purezza fornisce un prodotto rosso rubino intenso, dai profumi di ciliegia e viola, strutturato, di buona acidità, dai tannini leggeri, ma perlopiù è assemblato a Corvina, Corvinone e Molinara. Matura solitamente l’ultima decade di settembre.
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